venerdì 16 dicembre 2011

Altroconsumo e le torture sui crostacei

Dalla newsletter di AgireOra:

Su segnalazione di Paola - paolavillani2003@libero.it

Sul numero di dicembre della rivista Altroconsumo, a pagina 17 c'è un abominevole articolo in cui si valutano le qualità dei crostacei nell'alimentazione, analizzandoli come se si stesse parlando di frutta e verdura.

Ecco alcune delle "perle":

"E' meglio comprare crostacei vivi [...] controllare che diano segni di vitalità stimolando antenne occhi e arti [...] Giunti a casa i crostacei VIVI vanno consumati senza indugiare troppo perchè la loro resistenza in vita fuori dall'acqua non è lunghissima [...] Possono rimanere in frigo per un giorno, altrimenti vanno congelati" (vivi ovviamente!).

E poi ancora:
"Ecco come risolvere il problema di chi non cucina in casa i crostacei perchè non sa come si fa: se l'astice è vivo, non immergetelo subito interamente nell'acqua bollente. Meglio l'acqua fredda e una cottura a fuoco lento".
Diciamo piuttosto tortura a fuoco lento.

E via con altre informazioni:
nei granchi su butta via il 70%; la parte mangiabile dell'aragosta si riduce a un quarto... quindi bisogna comprarne tanti!

E per finire un bel video con tutti i passaggi, dai poveri animali tenuti nelle vaschette con le chele legate, all'acquisto da parte del bravo consumatore, all'arrivo nella cucina del vivisettore improvvisato, ecc. ecc.

Per chi volesse avere informazioni in più:
http://www.altroconsumo.it/alimentazione/prodotti-alimentari/news/crostacei-guida-all-acquisto

Scriviamo una lettera ad Altroconsumo con i nostri commenti sul tema. Ovviamente senza insulti, anche se verrebbe proprio da... ma non serve e anzi fa solo danno, quindi spieghiamo solo il nostro punto di vista.
Scriviamo a:
altroconsumo@altroconsumo.it

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